Racalmuto (Racalmutu in siciliano) è un comune italiano di 8 222 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia.
Ha dato i natali al pittore Pietro D'Asaro, a Eugenio Napoleone Messana, ai tenori lirici Luigi Infantino e Salvatore Puma, nonché allo scrittore Leonardo Sciascia che ne diede una rappresentazione letteraria nella Regalpetra della sua opera d'esordio.
Geografia fisica
Clima
Origini del nome
Il nome del paese deriva probabilmente dall'arabo Rahal Maut può essere tradotto "Villaggio morto", perché quando gli arabi vi giunsero, trovarono la popolazione quasi sterminata dalla peste.
Storia
Età medievale
Gli Arabi si stabilirono qui con piccoli nuclei di coloni, dediti all'agricoltura. Sorgeva, infatti, su una vallata fertile e irrigata da acqua abbondante. Probabilmente il piccolo villaggio era difeso da un Castello. Il geografo al-Idrisi ne situa, infatti, proprio uno dove sorgeva Racalmuto. Nel 1038, il Castello fu espugnato dai Bizantini e, nel 1087, dai Normanni.
Dopo la dominazione normanna, la terra di Racalmuto venne concessa alla famiglia Barresi che eresse, nel 1229, l'importante fortezza del "Castelluccio", per meglio difendere il paese probabilmente su un preesistente fortilizio di epoca araba. Dopo la guerra del Vespro, gli Aragonesi spogliarono i Barresi dei loro domini che vennero concessi, qualche anno dopo, alla famiglia Chiaramonte.
A seguito del matrimonio di Costanza Chiaramonte con il marchese Antonio Del Carretto, nel 1307 Racalmuto passò a questa famiglia.
Una grave pestilenza, nel 1355, decimò la popolazione, ma la città risorse, nel 1400, grazie ai provvedimenti di Matteo Del Carretto.
Età moderna
Il Castello venne restaurato e tornò ad essere abitato. Nel 1503, un avvenimento religioso scosse la vita del paese: la venu per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |