Grotte (Grutti in siciliano) è un comune italiano di 5.679 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia.
Origini del nome
Si vuole che il presente nome di Grotte sia originario dal termine punico "Erbessus", nel quale idioma essa sta a significare "Mons Foveae" ovvero abbondante di grotte (dal latino volgare "gruptae", corruzione del classico "cryptae") cioè "Monte Incavato". Poiché il territorio di Grotte, per lo più natura calcarea, abbonda di spelonche e caverne, si pensa che Grotte sia sorto sulle rovine dell'antica Erbesso di cui parla Polibio, distinta però dall'altra Erbesso in provincia di Siracusa, pur essa ricca di grotte e di caverne.
Storia
Secondo Polibio Erbesso dovette essere un villaggio distrutto dai romani nella Prima guerra punica, durante l'assedio
della città di Agrigento, e del quale essi si servirono come luogo di deposito di viveri e di materiale bellico. Grotte sotto gli Aragonesi fu terra feudale, cioè terra in cui l'amministrazione del re veniva delegata da un vassallo che la riceveva in beneficio. Appartenne pertanto ai Ventimiglia, ai Montaperto, poi,
nella seconda metà del XVIII secolo a Don Vincenzo La Grua Talmanca Principe di Carini, discendente del protagonista del truce episodio in "La baronessa di Carini" che tanto eco suscitò nel cinquecento in tutta la Sicilia.
La Grua, carico di debiti, nel 1800 vendette ed assegnò le proprie terre ai vari creditori. Tra il 1873 ed il 1876 nel paese di determinò uno scisma della religione cattolica per niniziativa del sacerdote Luigi Sciarratta che, accogliendo parecchi elementi della confessione evangelica diede origine ad una vera e propria chiesa separata. Quindi egli si rivolse alla diocesi agrigentina con una lettura a stampa nella quale invita i fedeli a seguire la vera religione. Scomunicato da Pio per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |