Illorai è un comune italiano di 881 abitanti della provincia di Sassari, che si trova a 503 metri sul livello del mare nella regione storica del Goceano in Sardegna.
Storia
Illorai è uno dei più antichi centri del Goceano. Fu abitato in epoca preistorica, come dimostrano non solo i numerosi nuraghi (Luche, Su montrigu 'e Sa Corona) e i bronzetti nuragici rinvenuti nel territorio (tra cui il bue conservato al Museo archeologico ed etnografico di Sassari), ma soprattutto la grande necropoli di Molia, scoperta negli anni settanta durante la costruzione della strada a scorrimento veloce Ottana-Cantoniera del Tirso: è un complesso di domus de janas della Cultura di San Michele (3000-2300 a.C.), di cui finora sono state scavate e studiate nove tombe; una di esse, la tomba VII, è, insieme con la cosiddetta "tomba del Capo" della Necropoli di Sant'Andrea Priu presso Bonorva, la più grande e interessante costruzione ipogeica della Sardegna: con le sue 16 stanze, essa disegna un'architettura di grande monumentalità e di raffinata suggestione.
Anche se non può essere identificato con il centro romano di Lesa (per quanto anche nel territorio di Illorai, in località Sos Banzos, vi siano acque termali come quelle che si trovavano alle Aquae Lesitanae d'età romana), Illorai fu certo importante nel Medioevo, grazie anche alla sua amena posizione geografica, quando faceva parte del giudicato di Torres, nella curatoria del Goceano. Il suo territorio, molto fertile (sono famosi i suoi orti), è attraversato dal Tirso, che qui è scavalcato da un audace ponte ad una sola arcata, d'età pisana, comunemente conosciuto dai goceanini come "Pont'Ezzu".
Nel centro esisteva anche un convento di Agostiniani, che fu chiuso quando anche il paese dovette subire la decadenza che tutti questi centri attraversarono soprattutto in età spagnola: la sta per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |