Feletto (Flèt in piemontese) è un comune italiano di 2 327 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
Geografia fisica
Storia
Il toponimo dovrebbe derivare (secondo il Bertolotti) dal latino flere, che significa piangere, a causa delle numerose e violente piene dell'Orco. Oppure potrebbe derivare da Felices o Filictum, ossia luogo pieno di felci.
La prima notizia che si ha dell'esistenza di questo paese è dell'827, quando in un documento viene citato l'avvocato Ghisiberto di Feletto, difensore dei monaci della Novalesa. Il 26 ottobre 1019, Ottone Guglielmo, dei marchesi d'Ivrea, dona il paese all'abbazia di Fruttuaria di San Benigno come feudo pontificio soggetto alla Santa Sede. Nel 1459 sorgono liti tra Feletto e Rivarolo per ragioni di confine. Dopo 700 anni di indipendenza dal Ducato di Savoia nel 1741 il paese passa sotto il controllo dei futuri re d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale questo paese fu un centro molto importante della resistenza nel Basso Canavese. Per questo durante la guerra il paese fu incendiato dalle truppe nazi-fasciste, che uccisero almeno 21 felettesi durante i loro rastrellamenti.
Feletto è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita, il 10 luglio 1984, della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Edifici e luoghi d'interesse
Architetture civili
Il Torrione: sorge nelle vicinanze della chiesa parrocchiale. Si tratta forse di quanto resta dell'antico castello medioevale. Adattato prima a torre campanaria (funzione che mantiene tutt'oggi), dopo diventato sede del Municipio. Adesso ospita nelle sue sale la sede della Pro Loco felettese e una banca.
Monumento ai Cad per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |