Mombasiglio (Mombasili in piemontese) è un comune italiano di 610 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte. È posto fra Mondovì e Ceva a guardia della valle del Mongia.
Fa parte della comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese.
Monumenti e luoghi d'interesse
Castello
Il castello, costruito intorno all'anno 1000, si trova nel borgo storico, in una zona panoramica e ben esposta. La sua storia si intreccia con quella del paese che vi è sorto intorno: fu feudo dei signori di Carassone ed un documento del 18 agosto 1090 ricorda una donazione fatta da "Bonifacius cum Ottone di Mombasilio vassallo suo" all'abbazia di Fruttuaria. Fu in seguito possesso dell'ampio consortile dei marchesi di Ceva, i quali dovettero a loro volta riconoscersi vassalli dei Savoia (1343), dei Visconti (1351) e, dopo la donazione di Asti e dell'annesso marchesato di Ceva da parte di Gian Galeazzo Visconti alla figlia Valentina (1386) appartenne al marito di questa, Luigi d'Orléans ed ai suoi discendenti. Mombasiglio costituì con Bagnasco uno dei "donzeni" in cui era diviso il masrchesato di Ceva e verso la fine del XV secolo fu confiscato sotto l'accusa di tradimento ai marchesi che lo possedevano dal governatore orleanse di Asti, Hector de Monténard. Nel 1503 Luigi XII, re di Francia (e già duca d'Orléans) donò Mombasiglio e Bagnasco a Francesco Maria della Rovere duca d'Urbino e nipote di papa Giulio II; dieci anni dopo il duca vendette i due territori al genovese Sebastiano Sauli, da cui passò nel 1522 ad un altro genovese, Agostino Lomellini, alla cui morte passò alla figlia Caterina, moglie di Giorgio Spinola. Questi, recatosi a prendere possesso del feudo, fu trucidato nel 1530 da alcuni marchesi di Ceva, eredi degli antichi proprietari, per cui la vedova si vide costretta a cedere i diritti sul castello di Mombasiglio e su per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |