Trisobbio (Tërseubi in piemontese) è un comune italiano della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato nell'Alto Monferrato; è stato il capoluogo dell'ex unione dei Castelli tra l'Orba e la Bormida.
Storia
La leggenda sul toponimo, ovvero l'origine del nome, vuole che Trisobbio sia stato fondato da tre famiglie di uomini sobri, fratelli di sette uomini ebbri, fondatori di Strevi, da cui Tres sobri. L'attestazione documentaria del nome è invece nel 1040-1041 Trexoblo, nel 1186 Trixoblo, nel 1202-1206 Trexoblio o Trexoblo e nel 1283-1289 Trisobio.
Trisobbio costituisce una sorta di cerniera nei rapporti tra la Valle d'Orba (dove si addensano le proprietà dei Malaspina) da un lato, e la Valle Bormida (dove si trovano i beni dei Boccaccio) dall'altro. Nel 1531, in seguito al matrimonio di Violante Malaspina, ultima della famiglia, con il conte Giovanni Battista Lodrone, passò ai Lodrone.
Dopo il passaggio del Monferrato ai Gonzaga di Mantova, nel 1536 il territorio, devastato dalla Guerra franco-spagnola, subì il taglio di nuovi e vecchi feudi che i Gonzaga misero in vendita tra il 1500 e il 1600, concedendo titoli nobiliari a ricchi signori mantovani o genovesi. Così Giambattista Spinola fu signore di Trisobbio. Nel 1708 il Monferrato venne assegnato da Giuseppe I d'Asburgo a Vittorio Amedeo II di Savoia.
Arriviamo al 1745 quando, durante la Guerra di successione austriaca (1740-1748), Trisobbio fu occupata dalle truppe francesi del maresciallo Maillebois, come erano state occupate Acqui Terme, Visone, Morsasco e Cremolino, mentre le truppe austro-sarde si erano stabilite ad Ovada, San Cristoforo, Parodi Ligure, Montaldeo, Castelletto d'Orba e Silvano d'Orba. Successivamente i francesi si erano spinti su Rivalta Bormida, Orsara Bormida, Montaldo Bormida, Carpeneto e Rocca Grimalda, mentre gli austro-sardi per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |