Ururi (Rùri in arbëreshë) è un comune italiano di 2.779 abitanti della provincia di Campobasso, nel Molise, situato su una piccola collina posta a 262 m s.l.m. con 31,4 km, e distante circa 60,4 chilometri dal capoluogo di regione Campobasso.
Gli abitanti sono di cultura e lingua arbëreshë, insieme a Campomarino, Portocannone e Montecilfone, tutte in provincia di Campobasso. Il rito bizantino-greco, tipico simbolo di fede cristiana e di identificazione degli arbëreshë, fu soppresso dopo secoli di resistenza e vani tentativi per preservarlo.
Storia
Nel suo feudo sorgeva un Casale denominato "Aurora" ma non è dato conoscere il luogo preciso in cui sorgevano sia il monastero dei frati benedettini sia il Casale.
Nello studio dei documenti antichi, si ritrova una indubbia continuità , tra il "casale Aurora" e il successivo agglomerato abitato di Ururi alla cui denominazione si giunse per gradi dopo alcuni secoli, con una evidente sovrapposizione della nuova denominazione all'antica.
Non vi sono resti di opere murarie che possano indicare in qualche modo il luogo della esistenza antica del monastero e del Casale ma è da supporre che essi sorgessero nella parte più alta dell'attuale abitato di Ururi.
Dunque è da supporre che il luogo fosse proprio là ove oggi è il centro storico del paese, tanto più che il monastero era dedicato a Santa Maria così come la vecchia Chiesa parrocchiale che sorge appunto nel luogo più alto del paese.
Documenti dell'epoca accennano alla presenza nel Casale Aurora, oltre che del monastero, anche di laici, verosimilmente stabilitisi a ridosso del monastero, i quali coltivavano i terreni circostanti. Esisteva dunque un sia pur modesto agglomerato, dedito al lavoro dei campi, e forse in unione con gli stessi monaci.
Nel mese di gennaio del 1075, il feudatario normanno Rob per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |