Gambatesa (Iammatése in molisano) è un comune italiano di 1.513 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise. Dista dal capoluogo circa 30 chilometri ad est e circa 10 chilometri dal confine tra Molise e Puglia. Posto sulla collina e immerso nel verde, offre un'ampia visuale sul lago di Occhito; ha un'estensione di 43 km².
Geografia fisica
Clima
Storia
Probabilmente il centro esisteva all'epoca romana, anche se si sviluppò come castello dei Longobardi nell'VIII secolo. Il nome proviene da un difetto fisico del primo proprietario. Il castello si sviluppò in epoca angioina nel XIII secolo, sotto il controllo di Riccardo Pietravalle, favorito di Roberto D'Angiò. Nel 1399 Ladislao di Durazzo concesse il feudo alla famiglia Galluccio di Napoli. Nel XV secolo invece passò ad Andrea di Capua, da cui il nome del castello. La famiglia Caracciolo fu l'ultima dinastia ad avere il controllo feudale di Gambatesa, fino al 1806. Successivamente, con la costituzione della regione Molise, il centro entrò nel demanio di Campobasso.
Cittadini illustri
Riccardo da Gambatesa (fine 1200 – prima metà del 1300), comandante d'eserciti, rettore di città e grande diplomatico, fu nominato da Roberto D'Angiò suo vicario a Genova quando il Re dovette recarsi ad Avignone ed ottenuta questa carica, dovette resistere a tre offensive ghibelline mirate a riprendersi la città . Giovanni Martino Eustachio (seconda metà del 1500), venne considerato ai suoi tempi fra i più dotti e sperimentati cultori dell'arte salutare. Prosdocimo Rotondo, nato a Gambatesa il 14 aprile 1757, avvocato e patriota, giustiziato a Napoli il 30 settembre 1799 come aderente alla repubblica napoletana. Beato Francesco Maria da Gambatesa (Guglielmi – 1777-1865), frate cappuccino operante soprattut per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |