Cagli (in antico Cale; Caj in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 8 612 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Il comune di Cagli per estensione territoriale (226,46 km²) è il 3° più grande delle Marche (dopo Fabriano ed Urbino) ed il 97° d'Italia.
Geografia fisica
L'ubicazione attuale della città è su di un altopiano stretto dai fiumi Bosso e Burano confluenti al Metauro. Il comune risulta delimitato verso sud dai monti Catria, Petrano e Nerone e più a nord dal monte Paganuccio che, con il Pietralata, forma le scoscese pareti di calcare massiccio del Passo del Furlo. Dista 51 km da Fano in direzione di Roma. Il territorio risulta geologicamente interessante. Il primo geologo della valle del Bosso fu Don Mariano Mariotti (1812-1876). Qui è stato rinvenuto l'ammonite Cagliceras: etimologicamente Corno di Cagli. Si tratta di un fossile appartenente ai cefalopodi, proveniente dalle rocce calcaree, di origine marina, affioranti sui monti del circondario, risalenti al Giurassico inferiore, circa 175 milioni di anni fa.
Origini del nome
Il toponimo Cagli deriva dall'antico nome latino di Cale, attraverso le forme tardolatine Callis e Callium. L'abitato altomedievale sorgeva però sul Colle della Banderuola a sud-ovest della città moderna.
Nel commentare i versi dell'Eneide di Virgilio, Servio Onorato spiegava "Cales civitates est Campaniae, nam in Flaminia est, quae Cale dicitur", e aggiungeva che nella provincia di Galizia un'altra città portava il nome di Cale.
All'atto della traslazione e rifondazione della città nel sito moderno (9 febbraio 1289), per volontà di papa Niccolò IV, Cagli fu ridenominata Sant'Angelo Papale, ma nel corso dei secoli prevalse anche nei documenti ufficiali l'antico toponimo ormai modificato dall' per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |