Porto Valtravaglia (Pòrt Valtravà ia in dialetto varesotto e semplicemente Porto fino al 1863) è un comune italiano di 2.440 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Luogo di villeggiatura sulle rive del Lago Maggiore già nel XVIII secolo, nel XIX conosce un importante sviluppo industriale di cui ora rimangono poche tracce.
Si divide fra il capoluogo, Porto, e la Valle (in realtà un altopiano che sovrasta il lago), cioè gli antichi comuni di Muceno e Musadino. Dei tre porti di pesca da cui deriva il nome, solo uno sopravvisse alla costruzione della strada verso Laveno. Porto Valtravaglia fa parte della Comunità Montana Valli del Verbano.
Storia
Preistoria ed età antica
Già nell'età del ferro è documentata una presenza umana in Valtravaglia (fra Porto e Caldè). I Romani attraversarono la Valtravaglia prima di Augusto, poi giunsero anche qui le milizie imperiali, seguite dal sistema giuridico amministrativo di Roma. Nel IV secolo cominciarono le prime scorribande barbariche e, di conseguenza, il bisogno di realizzare sistemi difensivi anche lungo il lago Maggiore si fece impellente. A quell'epoca sono attribuibili i primi nuclei della Rocca di Caldè e la torre nell'omonima frazione, oltre che la prima parte del possente campanile di Domo.
Il Medioevo
Verso la metà del X secolo, Ottone I concesse all'arcivescovo di Milano Valperto il feudo di Travalia, che da quel momento divenne dominio dei potenti presuli ambrosiani, i quali vi esercitarono la loro giurisdizione spirituale e temporale.
La nobile famiglia Sessa
Il XIII secolo vide lo stabilirsi e il radicarsi nel territorio dei Sessa, nobile famiglia di stirpe longobarda originaria del Malcantone. Essi presero dimora nell'odierna frazione di Ticinallo, luogo di cui si proclamarono signori, qualificandosi ufficialmente nei documenti come de Sessa de per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |