Barasso (Baràs in dialetto varesotto) è un comune italiano di 1669 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. I suoi cittadini si chiamano barassesi.
Il suo nome, di origini gallo-celtiche, significa "pascolo sul monte". Il paese è bagnato dal fiume Tinella ed è a un'altezza di 401 metri sul l.m. La superficie è di 4 km quadrati. È suddivisa nelle frazioni di Molina e Cassini. Il santo patrono è San Martino che si festeggia l'11 novembre. Confina con i comuni di Luvinate, Comerio, Gavirate, Casciago e Castello Cabiaglio. Nel suo territorio è situata la stazione ferroviaria della Linea delle Nord Varese-Laveno. Hanno sede il CFM (Centro Formazione Musicale); Villa San Martino, una residenza che accoglie numerose mostre d'arte; e il centro sportivo Magister, specializzato nel gioco del calcio e durante l'estate nel funzionamento della piscina comunale.
Storia
Nei secoli II e III a.C. Barasso, che era compreso nella Gallia Cisalpina o Insubria, entra a far parte della Provincia Romana. Durante la dominazione Longobarda il nome di Barasso comincia ad entrare nei documenti storici e viene citato nel celebre “Diploma†con cui il Re Longobardo Liutprando donava, nel 725 d.C., molte terre, specialmente del Varesotto, ai monaci agostiniani in memoria del fatto che S. Agostino era stato in questi luoghi e precisamente a Casciago (Cassiciacum), ospite del suo amico Verecondo (357). In base ai documenti dell'archivio della Curia Arcivescovile di Milano, si può affermare che a Barasso e nelle frazioni di Molina e Cassini esistevano tre Chiese già prima dell'anno mille.
Nel 1786, con la suddivisione della Lombardia austriaca in province, Barasso fu assegnata alla provincia di Gallarate, ribattezzata l'anno successivo provincia di Varese; nel 1791, in seguito a una modifica territoriale, passò alla prov per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |