Azzate (Azà in dialetto varesotto) è un comune italiano di 4 702 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Il paese il cui nome deriva probabilmente da “Attiat†e da “Attiusâ€, è stato per molti secoli di proprietà dei Bossi, una potente famiglia da cui prese anche il nome nel 1717 la Val Bodia, che diventò Val Bossa.
Questa famiglia, sostenitrice dei Visconti, venne inserita nella “Matricula Nobilium†di Ottone Visconti nel 1277 con il nome di Bossis de Acciate, ed è con questo atto che il paese ottiene un riconoscimento nobiliare da parte dell'Arcivescovo di Milano.
I Bossi, proprio per la loro fedeltà ai Visconti che avevano appoggiato dai tempi delle lotte con Castelseprio, ottennero la signoria di Azzate nel 1439, quando il paese venne staccato dal feudo di Varese, e la mantennero fino al 1657, anno in cui esso passò agli Alfieri. Dopo di questi, Azzate passò ai Torriani, nel 1712, poi nel 1737 a Giulio Visconti e infine nel 1748 a Paolo Nolo. I Bossi comunque vi mantennero sempre la loro casa di campagna ristrutturando l'antica casa castellana, anche quando nell'Ottocento incominciarono a risiedere stabilmente a Como.
Dal punto di vista fiscale, Azzate era infeudato alla Cà Granda di Milano. Dell'antica parrocchiale di Santa Maria si fa cenno in alcuni documenti del 1224, ma l'attuale edificio, in stile neogotico, risale al XIX secolo (la facciata è del 1851).
In essa è conservata, oltre ad alcune opere in marmo e in legno intagliato, una tela ad olio di Callisto Piazza che raffigura la Vergine assisa in trono col Bambino accanto a Santa Caterina, a San Gerolamo e ad un offerente.
Altri dipinti sono attribuiti al Nuvolone, all'Holbein (la deposizione del Cristo dalla Croce, un'opera assai discussa), al Morazzone. Inoltre nella chiesa parrocchiale sono conservate diverse reliquie e ste per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |