Il Brenta o la Brenta (Medoacus maior, poi Brinta in latino, Brandau in tedesco, Brint in cimbro) è un importante fiume italiano che nasce dai laghi di Caldonazzo e di Levico in Trentino-Alto Adige; è uno dei principali fiumi tra quelli che sfociano nell'alto Adriatico, a nord del Po. La sua lunghezza complessiva è di circa 174 km che lo colloca al tredicesimo posto in Italia.
Il nome
Le popolazioni dei territori attraversati dal fiume lo hanno sempre nominato al femminile, la Brenta. Questo nome indica, nel dialetto trentino e soprattutto in Valsugana, per estensione, le riserve di acqua che i paesi tenevano in caso di incendi (e, in senso figurato, un'ingente quantità di liquido). La storia e i ricordi ancestrali delle terribili alluvioni subite dalle popolazioni del Veneto centrale hanno coniato il termine “Brentana†per indicare un'alluvione.
In epoca romana il fiume era individuato come “Medoacus†(secondo un'interpretazione "in mezzo a due laghi" ovvero tra i laghi di origine e la zona lacustre delle foci, la laguna), o più probabilmente in riferimento ai due bacini più settentrionali della laguna di Venezia, quando esso seguiva come letto il corso dell'attuale Canal Grande e ai suoi due lati vi erano i due suddetti bacini non ancora uniti in una laguna intera.
Gli studiosi concordano che prima del 589 il fiume transitasse anche per Padova (Patavium, Patavas, ovvero "abitanti di palude") più o meno in corrispondenza dell'attuale linea ferroviaria, e qui vi confluisse il sistema di canali padovano, ma non tutta la bibliografia concorda che esistesse, nelle attuali valli del Canale di Brenta e di Valsugana, una colonia di Galli chiamati Mediaci.
Di certo durante il Medioevo comparve il termine "Brintesis", forse dal latino "rumoreggiare", a ricordo delle diverse inondazioni per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |