Ruino (Arvén in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 768 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nell'alta collina dell'Oltrepò Pavese, sul lato sinistro della valle del Tidone, nel nodo idrografico da cui si dipartono le principali dorsali collinari dell'Oltrepò. Nel comune di Ruino si trova il passo del Carmine, che mette in comunicazione le valli Coppa e Scuropasso con la Val Tidone.
Storia
Ruino appartenne nel medioevo ai domini dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, e fu incluso nel territorio dell'alta val Tidone soggetto all'episcopato bobbiese.
Nel 1164 fu tra i centri dell'Oltrepò assegnati con diploma imperiale al dominio della città di Pavia; nonostante le successive conferme, forse Pavia non riuscì a consolidare il dominio su Ruino, che in effetti in seguito seguì le sorti di Zavattarello, capoluogo della valle, nelle infeudazioni ai Landi (1269), e ai Dal Verme, che dal 1372 ne ebbero ininterrottamente la signoria fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Non faceva parte dell'Oltrepò Pavese propriamente detto, ma della giurisdizione dei feudi vermeschi, aggregati al Principato di Pavia.
Torre degli Alberi, già Torre d'Albera, faceva parte originariamente del feudo di Fortunago; quando i Dal Verme, feudatari anche di Fortunago, ne furono estromessi, poterono tenere Torre d'Albera, che cominciò così a orbitare sul feudo di Zavattarello e Ruino, pur restando un comune e feudo camerale dell'Oltrepò propriamente detto, non compreso nella giurisdizione dei feudi vermeschi. Nel 1817 fu aggregato al comune di Ruino.
Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al Trattato di Worms, entrò a far parte poi della Provincia di Bobbio. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1848 come parte per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |