Albaredo Arnaboldi (Albaréd in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 257 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, a breve distanza dalla riva destra del Po, tra le confluenze dei torrenti Versa e Scuropasso. L'abitato di Albaredo è composto da due nuclei, di cui il principale, Casenuove, è incluso nel comune di Campospinoso, mentre nel comune di Albaredo Arnaboldi si trova il nucleo minore, detto Casebasse. Tra i due nuclei si trova il palazzo Arnaboldi.
Storia
La storia di Albaredo appare molto complessa a causa delle variazioni del corso del Po. Il luogo è noto fin dal 973, quando vi aveva dei beni il monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. Fino al XVI secolo si trovava più a nord, ma comunque nell'Oltrepò, dato che il Po stesso correva più a nord. A una data imprecisata, nel XVII secolo, il fiume si spostò più a sud, separando in due parti le terre di Albaredo: il vecchio sito, destinato a rapida decadenza, era ora a nord del fiume, e nel 1751 risulta inserito nella Campagna Sottana pavese; un nuovo paese, sorto al limite meridionale del vecchio territorio comunale, era detto Albaredo dell'Ardino, e restava nell'Oltrepò. Quest'ultimo è divenuto il paese attuale. Probabilmente Albaredo apparteneva nel medioevo ai Sannazzaro del ramo dei signori di Cigognola; certo è che rimase sempre unito al feudo di Cigognola (nonostante la distanza tra i due centri, i cui territori non sono contigui) nei successivi passaggi ai Visconti Scaramuzza, ai D'Adda e ai Barbiano di Belgioioso.
In epoca napoleonica al comune di Albaredo furono uniti i soppressi comuni di Baselica e di Lago de Porci.
Basélica, noto fin dal XII secolo, ebbe una grande importanza dal punto di vista ecclesiastico, essendo la maggiore pieve della diocesi di Pavia nell'Oltrepò, da cui dipendeva anche Stradella. Era det per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |