Nembro (Nèmber in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 11.597 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato sulla destra orografica del fiume Serio, in Valle Seriana, si trova circa 9 chilometri a nord-est del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Seriana.
Storia
Età antica
I ritrovamenti più antichi rinvenuti sul territorio nembrese sono importanti reperti archeologici di cuspidi litiche, risalenti al Paleolitico, ora custodite presso il Museo di Scienze Naturali di Bergamo.
I primi insediamenti umani stabili risalirebbero invece al periodo delle invasioni galliche, databili attorno al V secolo a.C., come si evince dall'origine del toponimo che sarebbe da ricondurre alla voce celtica nembren, che significa altura, toponimo riscontrato in altre località della zona. Meno attendibili sono invece le teorie che collegherebbero il nome a Nemus, che significa bosco, oppure a nimbula (dal latino nube).
Il primo documento che attesta l'esistenza del borgo è databile all'anno 800 (un testamento di Lupone ed Ansperto, due sacerdoti del luogo), ma alcuni ritrovamenti certificano che i territori comunali furono abitati già in epoca romana: nei pressi del torrente Carso infatti vennero rinvenute, nel 1971, monete romane databili attorno al III secolo.
Inoltre sono state ritrovate tre iscrizioni funerarie risalenti alla conquista dell'impero romano: la prima è una stele funerario con busto di tale Lucio Celio Corneliano, la seconda è un'iscrizione sepolcrale di tale Mogizione, mentre la terza è un'epigrafe di Balbio Rufo, della tribù Palatina.
In quell'epoca Nembro fu al centro di una prima urbanizzazione e cominciò ad assumere un ruolo di notevole importanza nel panorama della provincia romana della Gallia Cisalpina grazie all'estrazione, unica sul suolo italiano, di pietre coti, uti per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |