Maniago (Manià in friulano) è un comune italiano di 11 698 abitanti della provincia di Pordenone in Friuli-Venezia Giulia.
In base alla legge regionale 26/2014 "Riordino del sistema Regione - Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia" Maniago è sede della UTI delle Valli e Dolomiti Friulane.
La cittadina è nota per l'arte fabbrile, che assegna a Maniago il nome di città del coltello: sono molte le coltellerie impiantate artigianalmente a partire dall'età medievale. Fin dal Quattrocento gli abili coltellinai maniaghesi forgiavano coltelli e lame, che andavano a fornire anche le truppe della Serenissima. Nel 1998 è stato aperto al pubblico il Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie.
Etimologia del nome Maniago
Il nome proprio "Maniago" nasce come toponimo in epoca romana, come testimoniano alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona. La sua origine è stata fatta risalire alla lingua latina con l'aggiunta del suffisso celtico -aco e deriva, secondo gli studiosi, da terra di Manilius.
Geografia fisica
Territorio e ambiente
Maniago si trova nella parte occidentale della regione Friuli Venezia Giulia, all'imboccatura di due valli della pedemontana pordenonese, la Valcellina e la Val Colvera, a circa 70 km dal mare Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 283 m s.l.m. nella zona di confluenza tra il fiume Cellina e il torrente Colvera, che attraversa l'abitato maniaghese. Il territorio comunale raggiunge un'altezza massima di 1.224 m s.l.m. e un'altezza minima di 171 m s.l.m.
Maniago sorge in una piana ai piedi delle Prealpi Carniche, che si estendono alle spalle dell'abitato. Tra i principali rilievi maniaghesi vi sono il Monte Jôuf, il Monte Fara e il Monte San Lorenzo. Nel suo territorio sono presenti ambienti per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |