Pecorara (Pügrèra [pygrÉ›rÉ] o [pygÊÉ›ÊÉ] in dialetto piacentino) è un comune italiano di 706 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.
Piccolo centro agricolo situato in una posizione tranquilla e boschiva nella valle del Tidoncello presso la confluenza dei due rami del piccolo torrente, tributario del Tidone. Si trova al limite nord-ovest della provincia, confinante con l'Oltrepò pavese con i comuni di Romagnese e Zavattarello.
Dal 1º Gennaio 2018 Pecorara, insieme con Caminata e Nibbiano, confluirà nel nuovo Comune di Alta Val Tidone, istituito con Legge Regione Emilia - Romagna 18/07/2017, n. 13, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 203 del 18/07/2017: l'istituzione del nuovo comune è conseguenza del risultato del referendum per la fusione fra i tre Comuni svoltosi in data 28/05/2017.
Storia
Anche se il territorio fu abitato nella preistoria, da tracce di insediamenti presso Cicogni, le prime notizie certe risalgono all'833 dove risulta nella Carta di Valla, primo documento che censiva i possedimenti dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio, fondata da San Colombano nel 614. Una strada metteva in comunicazione la val Tidone con il monastero, risalendo il Tidoncello, passava per Pecorara, Cicogni e superato il Colle della Crocetta scendeva a Bobbio in val Trebbia. Era presidiata da torri a Montemartino e Lazzarello e da fortificazioni a Cicogni.
Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i Feudi Imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Pecorara, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei Malaspina, con l'arrivo dei Visconti a Piacenza passò alla famiglia Dal Verme assieme alla Contea di Bobbio e Voghera, Pianello Val Tidone, Castel San Giovanni e per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |