Bellosguardo è un comune italiano di 778 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Geografia fisica
Il territorio comunale, di 16 km², comprende un'area montuosa del Cilento, tra il fossa Fasanella e il fiume Ripiti, all'interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. I centri abitati più vicini sono Roscigno, Corleto Monforte e Castel San Lorenzo.
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza P.C.M. 3274 del 20/03/2003.
Classificazione climatica: zona D, 1913 GG.
Origini del nome
Formato dall'unione di "bello" e "sguardo", chiamato in passato Belrisguardo per il fantastico panorama che si può ammirare dalla collina del paese.
Altre fonti, invece, attribuiscono la scelta del nome ad una leggenda su un eroe del luogo risalente al 338 a.C., anno in cui scoppiò, per futili motivi, una guerra tra Lucani e Tarantini. Questi chiesero aiuto a Sparta. Si ebbe un primo scontro terminato con la vittoria lucana, ma pochi anni dopo le ostilità tra i due popoli si riaccesero. Ancora una volta la città ionica chiese aiuto e così sbarcò a Taranto il re dell’Epiro con un forte esercito.
Il comando lucano fu affidato ad un giovane nativo del territorio fra gli odierni Roscigno e Bellosguardo. Era un giovane che, per la sua bellezza e la sua forza, fu chiamato Berlisguardo. Le forze lucane del salernitano si concentrarono a Paestum per poi prendere la via del sud. Una notte però, il capitano lucano, dopo aver assalito l’accampamento greco, perse la vita, finito con la spada dal capitano nemico. Ciò provocò un forte senso di rabbia in Berlisguardo che si lanciò contro il comandante greco, ma i soldati lo costrinsero a ritirarsi. I Greci, per riordinare le forze, rientrarono a Pandosia. Berlisguardo scorse il re macedone sulla sponda dell’Acheronte e lo finì con uno spiedo nella schien per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |