San Giorgio La Molara è un comune italiano di 3 005 abitanti della provincia di Benevento in Campania. Noto anche per la produzione di carne marchigiana IGP molto rinomata in tutto il Sannio.
Geografia fisica
Dista dal suo capoluogo 32Â km.
Sulla sinistra del Tammaro e tra i suoi tributari Tamaricchio a nord e Drago a sud, in cima ad una verde montagna, dalla quale si possono ammirare i paesi ed i monti circostanti.
Ha una superficie agricola utilizzata in ettari 4748,05 (aggiornato all'anno 2000).
Storia
Fino al XIX secolo era denominata San Giorgio della Molinara.
I Sanniti Pentri (dalla radice celtica pen: “altura†ovvero “popolo dei montiâ€) erano il cuore del popolo sannita che abitava il centro del Sannio. Temibili, coraggiosi e duri, erano la forza rocciosa della nazione.
Considerando che il loro territorio si estendeva a sud del massiccio del Matese, che i Pentri erano stanziati lungo il fiume Tammaro e che è stata scoperta nei pressi di Bojano (CB) lungo il percorso del Tratturo Pescasseroli-Candela una nuova necropoli risalente al IV-III secolo a.C., è ragionevole ipotizzare che il genotipo del popolo di San Giorgio la Molara sia dei Sanniti Pentri.
L'affermazione della presenza, nei sangiorgesi, del patrimonio genetico dei Pentri viene rafforzata anche dal fatto che, intorno al 180 a.C., il territorio abitato era nei pressi di Colle Sannita, che si trova non molto distante da Bojano, ritenuta l'antica capitale dei Pentri.
San Giorgio la Molara fu possesso feudale delle famiglie: Gaetani dell'Aquila d'Aragona (XV secolo-1543), Carafa dei principi di Stigliano (1543-1569), Cossa (1587-1620), Caracciolo (1620-1764) e infine del cardinale Fabrizio Ruffo nel 1801 sino alla fine della feudalità nel 1806.
Nel 1626 San Giorgio fu concesso in titolo di ducato a Giovanni Caracciolo.
Nel corso dell'Ottocento, all'epoc per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |