San Sosti (Santisuòsti in calabrese, Ai Sòstis in greco bizantino) è un comune italiano di 2.164 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Geografia fisica
L'abitato di San Sosti si sviluppa (a circa 360 m s.l.m.) sulla cima e le pendici di un apparato collinare che è il prolungamento naturale del versante S.O. della catena montuosa del Pollino, costituito dalla montagna del Pettoruto. Il suo territorio è bagnato dalle acque di ben due fiumi: l'Esaro ed il Rosa; che ne hanno condizionato negli anni passati le attività umane facendo sì che si sviluppasse, per quel che riguarda lo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell uomo, una naturale vocazione agricola.
Storia
Il territorio era stato frequentato a partire dalla media età del bronzo (XVI secolo a.C.) e in corrispondenza del castello della Rocca, che domina l'attuale abitato, sono state inoltre rinvenute tracce di un abitato del bronzo finale (XI-X secolo a.C.); la frequentazione della zona dell'abitato per il bronzo finale e la prima età del ferro è attestata inoltre dai ritrovamenti di frammenti di ceramica dipinta micenea ed enotria presso l'attuale abitato. Un abitato dell'età del ferro è stato inoltre identificato presso la località Casalini, sul lato opposto del torrente Rosa (riva sinistra), affluente dell'Esaro (IX-VII secolo a.C.): in epoca protostorica doveva esistere un sistema di insediamenti fortificati che controllavano i percorsi verso mar Tirreno.
Un luogo di culto di epoca greca arcaica è attestato dai rinvenimenti presso gli scavi archeologici della chiesa del Carmine, nell'attuale abitato, e altri materiali sono stati rinvenuti nel castello della Rocca (VI-V secolo a.C.), connessi probabilmente con le città prima di Sibari e poi di Thuri. Da questi santuari proviene probabilmente l'ascia votiva di San Sosti del British Museum (V per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |