Arsita è un comune italiano di 817 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. Posto al di sotto del gruppo del Monte Camicia (versante orientale del massiccio del Gran Sasso d'Italia), si trova nell'alta valle del Fino e fa parte della Comunità montana del Vomano, Fino e Piomba. Fino al 1906 era denominata Bacucco, nome ancora spesso usato nel dialetto locale.
Origine del nome
Il vecchio nome Bacucco, secondo il Sorricchio, deriverebbe da Bacuccum ossia da Bacco. Il nome di Bacucco fu cambiato nell'attuale Arsita nel 1905 in seguito ad una relazione del 3 settembre 1905 (agli atti del Consiglio Provinciale di Teramo).
Il nome di Arsita compariva già in alcuni documenti precedenti: ad esempio nel 1787 nella descrizione della zona redatta per ordine del Re; oppure nelle citazioni che Vincenzo Bindi riporta nel suo Necrologio Atriano pubblicato su Monumenti archeologici dove si parla di Berardus Raineij Arsete e di Reynerij Arsete.
Storia
Vi sono documenti che attestano il possesso degli Acquaviva nel periodo nel XII secolo. Nel 1481 il Re Ferdinando donava Bacucco all'Università di Penne, confermando la donazione fatta da suo figlio Alfonso di Calabria, quale ricompensa per i danni subiti per essere stata fedele al Re. Nel XVII secolo fu feudo farnesiano appartenente al Regno di Napoli. Nel 1486 il castello di Bacucco torna alla città di Penne. L'Università di Bacucco fu per secoli indipendente ma nel 1806 venne unita al Circondario di Penne.
Il brigantaggio ottocentesco
Contro l'invasione francese sulle montagne di Farindola si era formata una banda di insorti (i briganti) che saccheggiarono i paesi di Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Castagna e Castelli, quindi Bacucco e Civitella Casanova.
Il giorno 8 marzo 1807 la Commissione Militare condannò a morte il brigante Donato di Agostino di Bacucco, eseguendo la condanna i per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |