Zambana (La Zambà na in dialetto trentino, Zalban in tedesco) è un comune italiano di 1 751 abitanti della provincia di Trento.
Storia
Il 7 settembre 1955 un'enorme massa di sassi e detriti si stacca dal fianco della Paganella. Il 25 novembre un diedro pericolante si muove fino a raggiungere le vallette dei torrenti Maor e Secco a monte di Zambana Vecchia. Un secondo diedro rimane in bilico. Due giorni dopo, visto lo stato di pericolo, l'allora presidente della provincia Remo Albertini ordina lo sgombero del paese.
Tra il 24 e il 25 marzo del 1956 una seconda frana sfonda la diga che era stata innalzata lungo il torrente Moar e raggiunge il centro abitato del paese. Fino a che il 16 aprile, dopo una lunga giornata di pioggia torrenziale, un'altra enorme frana scivola lungo la val Manara sommergendo le ultime abitazioni ancora non oggetto delle precedenti frane. A seguito di quest'ultima frana, il 19 aprile il paese di Zambana Vecchia viene dichiarato inabitabile e con il decreto del 10 luglio 1957, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi avvia la ricostruzione di Zambana nella piana degli Aicheri di Lavis sulla sponda sinistra del fiume Adige, creando il paese di Zambana Nuova. Tra il 1996 e il 1997 vengono effettuati imponenti lavori di consolidamento delle pareti franose. Nell'ottobre 1993 viene revocata l'abitabilità a Zambana Vecchia. Di conseguenza la funivia Zambana Vecchia-Fai della Paganella venne lasciata in disuso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Presso Zambana Vecchia poche cose sono rimaste dopo la frana; tra queste troviamo la vecchia chiesa del paese, tuttora esistente. Ad oggi è separata dal resto delle abitazioni da un terrapieno spesso più di 7 metri in modo tale da proteggere le case e gli abitanti che viv per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |