Lavis (Lavìs in dialetto trentino, Nevis in tedesco) è un comune italiano di 8 891 abitanti della provincia di Trento. Situato nella val d'Adige ad una decina di chilometri a nord di Trento presso lo sbocco della val di Cembra, è bagnato dal torrente Avisio (l'Avìs in dialetto trentino) da cui ne deriva il nome.
Storia
Stemma
Lo stemma del comune di Lavis è rappresentato da un troncato di azzurro e rosso, a tre verghe d'oro, legato da un nastro d'argento attraversanti.
Esso è lo stemma dell'antica "Comunità di Lavis, Pressano e Consorti", a significato dell'unione e della solidarietà che lega le comunità rappresentate.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di Sant'Udalrico, citata già dall'anno 1341 in un contratto relativo all'acquisto di legname, venne ricostruita nell'anno 1488 in stile gotico, nel 1593 in stile rinascimentale, e nel 1760 nelle forme attuali. Ad oggi la chiesa si presenta in forme barocche, a tre navate scandite da due pilastri ciascuna, con volte decorate da scene dell'Esodo nell'aula, e da episodi della vita di Sant'Udalrico nel presbiterio, ad opera del pittore veronese Bartolomeo Zeni, che qui operò tra il 1783 e il 1789. Vi sono inoltre pregevoli stucchi rococò e decorazioni a finto marmo. Altre opere degne di nota sono i due altari laterali, dedicati alla Madonna e al Crocifisso, opera dello scultore Cristoforo Benedetti, risalenti agli anni 1700-1719 e posti nella precedente chiesa, dalla quale provengono anche le due tele raffiguranti l'Assunzione di Maria e la Resurrezione di Cristo, realizzate verso il 1700 dal pittore Giuseppe Alberti. L'altare maggiore è opera marmorea tardosettecentesca del maestro Giovanbattista Antonini da Brentonico. Dietro esso si trova la Pala del Santo Patrono opera del boemo Johann Pock, racchiusa in una imponente ed elaborata per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |