Una fornace è una costruzione muraria finalizzata alla cottura di materiali da costruzione, come calcari, argille e gesso. Per estensione, il termine suole indicare l'edificio o il complesso di edifici, destinati all'industria laterizia, in cui essa è posizionata. Il termine si utilizza anche per indicare le fabbriche di produzione del vetro.
Storia
Già alla fine del Neolitico, le grandi civiltà iniziarono a sentire l'esigenza di evolvere le proprie abitazioni in strutture che avessero una maggiore solidità strutturale per meglio resistere agli agenti esterni e offrissero un rifugio altrettanto efficace delle grotte. Iniziò quindi la lavorazione dell'argilla che, unitamente a ciottoli e pietre a blocchi, offriva un eccellente materiale da costruzione. Le attività in tal senso ebbero un'evoluzione artigianale fino ad istituire un'attività commerciale che si evolveva con la crescente richiesta legata all'espansione delle comunità abitative. La tecnologia nella produzione del materiale crebbe con l'invenzione dei forni di cottura, analogamente alla lavorazione dei metalli e dei materiali a pasta di vetro, e crebbe la necessità di standardizzare la produzione in oggetti che avessero le medesime caratteristiche.
L'argilla veniva quindi prima tagliata in pani di egual misura e quindi cotta. In epoca romana erano già floride le attività legate al laterizio che, benché fosse ancora di tipo preindustriale, favorì ulteriormente la produzione in massa di materiale da costruzione. Infatti, spesso i prodotti erano bollati col nome del produttore, e non solo a Roma: si può pensare ad esempio al figulus Titus Papirius Synhistor, attivo a Forlì (Forum Livii), il cui bollo è stato "rinvenuto in numerosi esemplari e più varianti, e datato a partire dalla fine dell'età augustea"
Rivoluzione industriale
La nascita dell'industria moderna legata ai materiali di costruzione si puà per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |