Alberobello (Aiarubbédde in apulo-barese) è un comune italiano di 10 718 abitanti della città metropolitana di Bari (provincia di Bari), in Puglia.
Celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli che dal 1996 sono tutelati dall'UNESCO quali patrimonio dell'umanità , fa parte della Murgia dei Trulli.
Nome
Lo storico Pietro Gioia ha congetturato che il nome Alberobello derivasse da Silva aut nemus arboris belli, con il significato di "bosco dell'albero della guerra" e tale derivazione, priva di riscontro documentale, è stata a lungo fatta propria dagli storici successivi. Studi recenti sottolineano tuttavia che il primo toponimo con il quale la località era conosciuta fu Silva Alborelli: così risulta dal più antico documento a conoscenza degli studiosi, e cioè il diploma d'investitura del 15 maggio 1481 del re Ferrante d'Aragona, col quale i beni del defunto conte di Conversano Giulio Antonio I Acquaviva d'Aragona furono assegnati al figlio Andrea Matteo, illetterato. In detto documento, ricavato dal Grande Archivio di Napoli (Reg. Privil. fol. 32 e 59, vol. 39) e riportato nel testo integrale, si legge Silva Alborelli in provincia nostra Terra Bari.
Il nome Alberobello divenne ufficiale il 22 giugno del 1797 per scelta degli abitanti della località . In tale circostanza fu proposto anche il nome Ferrandina in onore di re Ferrante d'Aragona. Tuttavia sino all'Ottocento furono adottate anche le dizioni alternative Arborebello o Albero Bello.
Storia
Una prima antropizzazione dell'area prese avvio solo nei primi anni del XVI secolo su impulso del conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona, figlio del celebre conte Giulio Antonio Acquaviva, caduto nel 1481 presso Otranto, quando vennero uccisi gli 800 martiri nella battaglia contro gli ottomani. Il conte Andrea Matteo introdusse dal feudo di Noci una quaran per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |