Pralormo (Pralòrm in piemontese) è un comune italiano di 1 939 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte. È il comune più sudorientale della città metropolitana.
Il paese si adagia su una collina situata in un'area di transizione tra le estreme propaggini del Pianalto e l'inizio del Roero. Il toponimo è la sintesi di due parole pratum ad ulmum, nome invalso probabilmente dalla tradizione longobarda di piantare piante (olmi, querce,etc.) in punti simbolici dell'abitato. L'ultimo esemplare monumentale occupava l'angolo posto tra via Carlo Morbelli e piazza Vittorio Emanuele II: fu abbattuto da un fulmine ad inizio Novecento (nella sala Consigliare sono custodite due fotografie originali dell'epoca incorniciate con la corteccia della pianta).
Storia
Numerose citazioni su Pralormo compaiono nel XIII secolo, ma è opinione di molti storici che l'origine sia più antica e che la località sia identificabile con la Predarolo citata nell'atto di donazione del 14 marzo 1065 nel quale Adelaide di Susa, figlia del marchese di Susa e conte di Torino Olderico Manfredo II, cedeva diverse terre al vescovo di Asti. Le vicende storiche più significative per la formazione dell'attuale centro storico di Pralormo sono concentrate nei secoli XIII e XIV, che coincidono con la pianificazione territoriale portata a compimento dall'allora potentissimo comune di Asti al fine di rendere sempre più sicure le vie del commercio dei mercanti astigiani verso l'Europa.
All'inizio del Duecento Pralormo sembra essere suddiviso tra due importanti famiglie: i signori di Anterisio e i Desaya da un lato, che controllavano il settore da Ceresole a Stuerda fino al torrente Rioverde, e i Gorzano dall'altro, che estendevano loro influenza verso ovest fino al margine dei rilievi che si affacciano al torrente Rioverde. Dagli scarsi documenti rinve per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |