Dogliani (Dojan in piemontese) è un comune italiano di 4.787 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Storia
Il paese, di origine preromana, fu abitato da popolazioni di ceppo ligure. Conobbe nel periodo compreso tra il 200 e il 100 a.C. una sistematica penetrazione romana. Della romanizzazione nella zona sono stati ritrovati importanti reperti, conservati nel locale museo storico-archeologico G. Gabetti. Della struttura attuale del paese si incomincerà a parlare nel Medioevo: il Castello sulla collina e il Borgo cintato da mura nella parte inferiore, lungo il torrente Rea.
Ancora oggi si può facilmente riconoscere il nucleo medioevale, delimitato dalle due porte d'accesso alla città , Porta Soprana e Porta Sottana a Dogliani Borgo. Dogliani fu probabilmente sotto il dominio aleramico, passò quindi sotto il marchesato di Busca, per finire nei possessi dei marchesi di Saluzzo e, attorno ai primi anni del Seicento, ai Savoia.
L'Ottocento fu un secolo in cui Dogliani vide mutare la propria fisionomia, diventando un paese dall'architettura molto riconoscibile, quella di Giovanni Battista Schellino, architetto rappresentante dell'eclettismo nato nel 1818 in borgata La Spina. L'opera dell'architetto caratterizzò profondamente l'assetto della Dogliani ottocentesca. I suoi numerosi progetti diedero un volto nuovo al paese che, è bene ricordare, nel XIX secolo aveva una dignità cittadina ed una vivacità della vita culturale, sociale ed economica.
Economia
L'economia del territorio è principalmente legata alla valorizzazione delle risorse enogastronomiche locali. La Dogliani contemporanea unisce al piccolo artigianato un'economia prevalentemente agricola: la zona collinare ha favorito la coltivazione a vigneto, rendendo il paese rinomato per la produzione del famoso vino per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |