Ponderano (Pondran [pʊn'draŋ] in piemontese) è un comune italiano di 4.019 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte.
Toponimo
Secondo la tradizione il toponimo di Ponderano deriverebbe dal latino pondere aurum, in riferimento ad un ponderarium, luogo di pesatura di metalli auriferi, con certificazioni ufficiali.
Secondo una diversa ipotesi, deriverebbe invece da un Pons Aerianus, a sua volta derivato dal nome personale Aeriuso Herius.
Storia
La più antica menzione di Ponderano risale all'anno 882, il 16 marzo, data di un documento con il quale l'imperatore Carlo il Grosso donava alla chiesa di Sant'Eusebio, nella persona di Littuardo, vescovo di Vercelli la "gran corte" di Biella, alla quale apparteneva Ponderano con tutte le sue pertinenze-
Nel primo periodo feudale il paese fece parte del comitato di Vercelli. Compare in un diploma imperiale del 988, con il quale l'imperatore Ottone III confermava il possesso della zona a Manfredo di Cavaglià , figlio di Ajmone, conte di Vercelli, il quale aveva già ottenuto da Ottone I le corti di Ponderano e dei territori circostanti Biella per cambio fatto con la diocesi di Vercelli.
Nel 998, l'uccisione del vescovo Pietro di Vercelli da parte del marchese Arduino d'Ivrea, con la complicità di Manfredo, provocò la reazione dell'imperatore Ottone, che con diplomi del 7 maggio 999 e del 1º novembre del 1000 restituì alla diocesi di Vercelli i beni e i possessi del marchese e dei suoi parenti e amici, confermando il dominio di tutto ciò che l'imperatore Carlo aveva concesso al vescovo Littuardo nell'882. Dal vescovo lo accettarono poi i discendenti di Manfredo, signori di Montiglio e Camairano, ai quali venne però successivamente confiscato da Enrico II per essere ridato, nel 1014, al vescovo di Vercelli, Leone.
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