Camandona (Camandon-a in piemontese) è un comune sparso italiano di 350 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte. La sede comunale è collocata nella frazione Bianco.
Geografia fisica
Geografia fisica
Il territorio di Camandona si allunga in direzione nord-ovest/sud-est ed è collocato nella parte alta del bacino dello Strona di Mosso. La quota più bassa (500 m circa) si raggiunge nei pressi di questo torrente, che segna il confine a sud-est con il comune di Callabiana e a sud con quello di Pettinengo; il rio Overa segna invece verso nord-est il confine con Veglio. A monte il territorio comunale si spinge fino a quota 1400 circa, nei pressi della Panoramica Zegna. Fa inoltre parte del comune un'isola amministrativa montana in Valsessera che si estende dal fondovalle alla Cima dell'Asnas.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)
Origini del nome
Il nome del comune deriva forse dal piemontese Cà bandonà (casa abbandonata): la zona era infatti in origine un alpeggio occupato solo temporaneamente e durante la cattiva stagione veniva, appunto, abbandonato dagli allevatori.
Storia
Camandona fu nel Medioevo un alpeggio, la cui occupazione permanente è documentata a partire dal 1446. L'esistenza di una parrocchia risale almeno al 1530, mentre il comune divenne autonomo solo il 16 dicembre 1627. Il 26 agosto 1722 Camandona fu smembrata dal feudo di Mosso, a cui apparteneva, per divenire un feudo a sé stante, affidato al Conte Giovanni Battista Marchisio. Il 15 dicembre 1798 venne eretto in piazza l'albero della libertà ; nel 1821, con la restaurazione, Camandona entrò a far parte del mandamento di Mosso.
Nel 1945 nel territorio comunale si svolsero sanguinosi scontri tra i partigiani attivi in zona e le forze nazifasciste. Tra i partigiani che presero parte per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |