Rocchetta Palafea (Rochëtta Palafèja in piemontese) è un comune di 371 abitanti della provincia di Asti.
Disposta a grappolo su una collina a dominio della Valle Belbo, Rocchetta era in origine un presidio militare composto dalla torre e da un castelliere poi andato distrutto. Appartenuta al Marchesato Aleramico e poi al ramo di Ponzone, nel 1347 passò al Comune di Genova, che la investì a Enrico del Carretto. Il Paese ha conservato alcune strutture originarie e anche gli interventi barocchi, come l'armoniosa parrocchiale e l'oratorio, sono ben inseriti nel contesto urbanistico.
Storia
Cenni Storici
Le prime notizie storiche certe risalgono al 960, quando sicuramente doveva già sorgere un imponente castello nel sito attualmente occupato dal borgo, castello che le poderose mura ricavate nei fianchi della collina lo rendevano una fortezza inespugnabile.
L'importanza strategica del luogo è tale che l'Imperatore Oddone si preoccupa di redigere un diploma con cui dona ai Colombo di Cuccaro numerose località , tra le quali Calamandrana e Rocchetta Palafea.
Ben presto tuttavia si estese anche sul contado il dominio della Chiesa di Acqui, che riuscì a scalzare l'autorità dei Conti di Acquesana e a farsi concedere, il 30 giugno 1116 dall'Imperatore Enrico V, la giurisdizione su vari territori compresi tra il fiume Tanaro e la Bormida, tra questi anche il castello di Rocchetta Palafea.
Subentrano in seguito con titolo feudale i signori aleramici di Ponzone, che nel 1211 cedono nuovamente il paese con relative pertinenze al Vescovo di Acqui Ugo Tornelli, innalzando sul castello il vessillo della Chiesa che, ancora nei secoli successivi, si arrogherà il diritto di infeudare i vari e numerosi signori che si succedono nel dominio del paese.
Ad esempio, nel 1306, il vescovo Ottone Bellingeri investe del feudo Federico Semplice, per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |