Penango (Pnangh in piemontese) è un comune di 547 abitanti della provincia di Asti.
Storia
L'origine del nome Penango, così come tutti quelli che terminano in –ngo, è di evidente origine longobarda.
A favore dell'origine longobarda vi sono alcuni ritrovamenti di piccole necropoli, il più importante dei quali in località Santo Stefano Lunario (Santa Maria), descritto nel 1899.
Secondo alcuni autori invece simili toponimi sarebbero di derivazione cimbrica, giacché tali popolazioni, sconfitte da Mario ai Campi Raudii presso Vercelli nel 101 a.C., si sarebbero poi disperse alla destra del Po, sui colli più alti del Monferrato.
La prima volta che il nome Penango compare in un documento è il 961, data della donazione da parte di Aleramo al monastero di Grazzano di vari beni, tra cui due rustici "in loco et fundo Penengi".
Qualche anno dopo, nel 998, sarà invece citato come “Peningumâ€.
Proprietà , come Moncalvo, del Vescovo di Asti, passò poi ai Paleologi, che nel 1479 lo diedero in feudo a Giacomo Boetto insieme a Cioccaro (con Santa Maria) e Patro. I Gonzaga, subentrati ai Paleologi, lo concedettero alla famiglia Boveri nel 1559.
Quale dipendenza della più popolosa Moncalvo, durante il secolo XVII anche Penango subì i danni delle guerre per la successione in Monferrato: ancora nel 1691 dovette sopportare il passaggio delle truppe alleate del principe Eugenio di Savoia, impegnate nella guerra contro il re di Francia.
Nel 1704 il duca Ferdinando Carlo di Gonzaga, a corto di denari per finanziare le campagne militari, vendette in feudo i tre cantoni di Penango, Cioccaro e Patro al marchese Giovanni Gualberto di Campistron: nasce così la Comunità amministrativamente autonoma, separata dalla vicina Moncalvo, che l'8 novembre 1704 nel corso dell'assemblea de per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |