Balzola (Bà ussla in piemontese) è un comune italiano di 1.342 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Al confine tra le provincie di Alessandria e Vercelli, alla sinistra del fiume Po, sorge Balzola sviluppatosi all'incrocio di alcune strade secondarie.
Il territorio comunale è intersecato da una fitta rete di roggie: qui l'acqua è elemento fondamentale più che altrove in quanto la coltura prevalente è quella del riso.
L'etimologia del nome sembra derivare da un cambiamento morfologico del territorio creato dall'erosione delle rive del Po e va ricollegata al termine latino balteum, il cui significato è balzo e al suo diminutivo balteola.
Storia
A testimonianza dell'origine romana con il nome di Carbantia, si sono susseguiti numerosi ritrovamenti di tombe, vasellame, tratti di pavimentazione stradale, mentre il ricordo dei secoli successivi è affidato anche ai monumenti storici di pregio.
Il paese fu concesso da Ottone III al Monastero della Novalesa, da cui passò a Vercelli, facendo parte del sistema foraneo difensivo della città . Sottomesso alla giurisdizione dei Marchesi del Monferrato, venne di volta in volta concesso a diversi feudatari, tra i quali i conti di Biandrate
Nel 1615 Balzola venne devastata e incendiata dalle truppe di Carlo Emanuele I di Savoia, per impedire agli spagnoli di insediarsi in un centro ritenuto strategico. Durante la Seconda guerra di Indipendenza, nel maggio 1859, fu teatro di un aspro combattimento.
Monumenti e luoghi d'interesse
Resti del Castello vecchio , di origine medioevale, ma ampiamente rimaneggiato nel tempo
La Parrocchiale dell'Assunta fu eretta nel XVIII secolo su disegno di Ottavio Magnocavallo. Ospita un pregevole dipinto di Orsola Caccia, figlia del Moncalvo, di cui è presente una tela nella Cappella di San Rocco
Nella barocca Chiesa San Michele per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |