Calosso (Calòss in piemontese) è un comune italiano di 1.263 abitanti della provincia di Asti, in Piemonte.
Sorge su un'alta collina il cui nome deriva dal gentilizio romano Callocius o Callucius, come indicato dall'Olivieri nel 1965.
Si trova poco lontano dai comuni di Canelli e Costigliole d'Asti, fra le valli del Nizza e del Tinella.
Storia
Il primo documento nel quale viene menzionato il paese è un atto del 960 che cita un certo Arimanno de Calocio in qualità di testimone di una permuta di terreni da parte di Brunengo, Vescovo di Asti tra il 934 e il 964.
All'inizio del XII secolo Calosso entrò a far parte del consortile di Acquosana insieme ai signori di Agliano, Vinchio, Canelli, San Marzano e Castelnuovo Calcea. Consorzio nato per tutelare i feudi minori dalle mire espansionistiche delle famiglie astensi (come gli Asinari, i Roero, i Solaro, i Natta ecc.).
Nel 1318 il comune venne coinvolto nelle fasi della guerra civile scoppiata nel circondario di Asti tra i guelfi Solaro e i ghibellini De Castello. I guelfi, oltre al castello di Moasca, distrussero anche il castrum di Calosso che venne immediatamente ricostruito. Verso la fine dell'indipendenza del Libero Comune di Asti e precisamente nel 1377, l'intero feudo di Calosso viene acquistato dal nobile banchiere astigiano Percivalle Roero. Dieci anni più tardi, nel 1387, troviamo Calosso tra i possedimenti della dote di Valentina Visconti, andata in sposa a Luigi d'Orléans. In seguito al matrimonio la contea di Asti diventa interamente possedimento francese. Seguiranno centocinquant'anni di dominazione francese.
Nel 1531 Calosso, con la Contea di Asti, entra a far parte dei territori controllati dai Savoia e con l'inizio del Seicento e della Guerra di Successione del Monferrato, viene coinvolto in una serie infinita di oc per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |