Castelbottaccio è un comune italiano di 289 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise. Dista dal capoluogo circa 36 km. Si trova sulle colline situate sulla riva sinistra del fiume Biferno, a 617 metri sul livello del mare.
Storia
Il paese fu fondato dai Normanni (X secolo), con torri e cinta muraria. Anche le prime chiese (tra cui la principale, Santa Maria delle Grazie) erano normanne.
Il centro si modificò in epoca rinascimentale e barocca, con la trasformazione del castello in palazzo signorile. Nel 1691 le mura e le torri normanne erano ancora in piedi, come scritto in una relazione di Antonio Galluccio, estimatore vissuto verso la fine del 600. Potrebbero essere state ancora presenti nel 1810.
Al tempo dei normanni Castelbottaccio faceva parte della Contea di Molise. Nel 1132 ne era signore Malfrido (o Manfredo) Marchisio, nel 1148 il figlio Ugone e nel 1178 Ragone Marchisio. È da notare che Marchisio non esprime altro che “signore della Marcaâ€: non vale “marcheseâ€, e tanto meno è cognome famigliare.
Castelbottaccio, nell’epoca sveva e gran parte dell’angioina, seguitò ad essere feudo della casa comitale di Molise. Nel 1309 era in vita un Raone Marchisio, signore di Castelbottaccio e di Lucito, come riporta l’Aldimari.
All’esordio del regno di Roberto d’Angiò il feudo era tenuto dalla famiglia di Sangro, la quale ne fu signora sino al 1465, allorché per fellonia verso Ferrante I d’Aragona ne venne privata. La famiglia di Sangro vanta origini anteriore al mille, essendo indigena della vallata del Sangro e diramazione della casata longobarda dei Conte dei Marsi. Castelbottaccio, devoluta al demanio, fu data in feudo nel 1477 a Luigi Gesualdo Conte di Conza. La prosapia nobilissima dei Gesualdo, derivante da prole di Re nor per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |