Rovescala (Ruscala in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 901 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella collina dell'Oltrepò Pavese, nella valle del torrente Bardonezza, al confine con la provincia di Piacenza.
Storia
Rovescala fu donata nel 943 dai re d'Italia Ugo e Lotario al vescovo di Pavia; da questi fu successivamente infeudata ai discendenti di Bernardo, di stirpe carolingia, conte di Parma e Pavia, che, già conti di Sospiro nel Cremonese, furono in seguito detti Conti di Rovescala, venendo annoverati, con i Langosco, i Gambarana e gli Sparavara, tra l'ampio consortile dei conti palatini di Lomello. Contesa tra Piacentini e Pavesi, Rovescala passò nel 1164 sotto il dominio di questi ultimi, che vi nominarono podestà e castellani, ma i conti continuarono a conservarne il possesso effettivo. Capi del partito guelfo e duramente ostili alla crescente influenza viscontea nella Lombardia meridionale, i conti di Rovescala esercitarono per buona parte del XIII e XIV secolo una grande influenza su tutto l'Oltrepò, scontrandosi con i Malaspina di Varzi e i Landi di Piacenza. Banditi nel 1315 da Pavia (della quale avevano la cittadinanza) con le altre principali casate guelfe, i conti nel 1358 riottennero i loro beni sequestrati, ma nel 1370 sostennero una dura guerra contro Galeazzo Maria Visconti, che devastò gran parte dei loro possedimenti. Perdonati una prima volta dal signore di Milano, alla sua morte si ribellarono nuovamente al dominio visconteo (1405-07), finché nel 1416 Filippo Maria Visconti non marciò contro di loro, impadronendosi di Rovescala. Imprigionati e privati dei loro beni, donati dal duca a Giorgio Aicardi, detto Scaramuzza Visconti, i conti si trasferirono a Pieve Porto Morone, sulla sinistra del Po, sempre in territorio pavese, ottenendo in seguito, nel 142 per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |