Cevo (Séf in dialetto camuno) è un comune italiano di 870 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.
Geografia fisica
Territorio
Il comune di Cevo sorge in Valsaviore, valle laterale della Valcamonica, in cima al dosso dell'Androla, all'interno del Parco regionale dell'Adamello.
Storia
Il 5 febbraio 1350 il vescovo di Brescia Bernardo Tricardo investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Cevo il comune (vicinia) e gli uomini di Cevo.Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Cevo, Antonio Cucco e il notaio Torello di Domenico, si schierarono sulla sponda ghibellina.Il 17 settembre 1423 il vescovo di Brescia Francesco Marerio investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Monno, Cevo, Andrista, Grumello, Saviore, Cemmo, Ono, Sonico, Astrio, Malegno, Cortenedolo, Vione, Incudine e Berzo Demo a Bertolino della Torre di Cemmo.Gregorio Brunelli dice che nel XVII secolo gli abitanti di Cevo erano talmente poveri da emigrare d'inverno presso Soncino o nel Cremonese.Il 22 aprile 1644 Il paese di Cevo fu quasi completamente incendiato per la caduta di un fulmine.Nel 1927 il comune di Cevo venne unito a quello di Saviore formando il comune di Valsaviore; i due centri si separarono nuovamente nel 1954.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il nord Italia venne aggregato alla repubblica di Salò.
Ai giovani delle classi 1923-1925 vennero chiamati alla leva obbligatoria, ma nessuno si presentò.
Molti si nascondevano nelle montagne dell'Adamello, nei fienili ad alta quota. Altri aderivano ai gruppi partigiani dell'alta valle.
Sopra Cevo Antonino Parisi (Nino), Bartolomeo Cesare Bazzana (il Maestro) e altri ribelli cominciano ad organizzare la 54º Gari per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |