Madone (Madù in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 4.032 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato nell'Isola bergamasca ed attraversato dal torrente Dordo, dista circa 14 chilometri a ovest dal capoluogo orobico.
Storia
Le origini del paese risalgono all'epoca romana, quando il paese fu interessato da un'opera di centuriazione e dal passaggio di un'importante via di comunicazione utilizzata sia in ambito militare che in quello commerciale. Questa tesi è suffragata da numerosi reperti che, databili tra il secondo ed il terzo secolo d.C., consistevano in numerose monete, anfore e suppellettili, nonché sepolture. Si pensa inoltre che in tale periodo il paese fosse inserito nel pagus fortunensis, al pari degli altri borghi dell’isola.
Tuttavia per aspettare il primo documento che attesti con certezza l'esistenza del toponimo, bisogna aspettare fino al X secolo, quando vengono menzionati terreni posti a Madono.
In quel periodo storico la zona apparteneva al Sacro Romano Impero, in cui i reggenti inserirono il feudalesimo. Inizialmente affidato alla gestione del vescovo di Bergamo, Madone venne quindi interessato dalle lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline, che imperversarono in tutta la provincia bergamasca. In tal senso sul territorio comunale sorsero numerose fortificazioni difensive, tra cui un castello, di cui ora non vi sono più tracce.
Il potere era detenuto dalle famiglie ghibelline dei Boselli e dei Maldura, che dovevano guardarsi dagli attacchi della famiglia guelfa dei Colleoni di Trezzo sull'Adda. Questi ultimi, in una delle incursioni a Madone, saccheggiarono il borgo mettendolo a ferro e fuoco, distruggendo il castello.
La situazione ritornò alla tranquillità a partire dal 1428 quando, unitamente al resto della provincia bergamasca, venne posto sotto il dominio della Repubblica di Venezia per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |