Gorle (Górel in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 6 555 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato sulla sponda occidentale del fiume Serio che ne traccia il confine, dista circa due chilometri ad est del capoluogo orobico.
Secondo uno studio effettuato nell'anno 2007, risulta essere il comune con il reddito pro-capite più alto della provincia, nonché il 25º in Italia.
Storia
Età romana
Il paese ha origini remote, che si spingono fino al periodo dell'impero romano, del quale sono state rinvenute numerose tombe e sepolture umane.
Di tale periodo è il ponte sul fiume Serio, che collega Gorle con Scanzorosciate, chiamato Ponte Marzio il nome deriva dal quarto re di Roma Anco Marzio, tuttavia il ponte attualmente transitabile al traffico è però un rifacimento del precedente, di cui resistono le fondamenta.
Età medievale e rinascimentale
Riguardo ad epoche successive si fa menzione della presenza su questo territorio, di un accampamento (Castrum) e di un'importante villa, elementi che confermano l'importanza del luogo, al punto che persino il vescovo di Bergamo aveva vasti possedimenti terrieri nella zona.
Il primo documento scritto che attesta l'esistenza del nucleo abitativo di Gorle, risale all'anno 879.
In epoca medievale il paese vide la costruzione di numerosi edifici, tra cui un castello. L'edificio risale circa all'XI secolo, quando venne edificato come fortificazione collettiva, opera di più possidenti del posto.
In seguito passò nelle mani dei vescovi, che vi collocarono una delle loro residenze. La testimonianza del capitano della Serenissima, Giovanni da Lezze, in una relazione al senato veneto, ci restituisce una sintetica descrizione del castello vescovile di Gorle come si presentava nel 1596.
Nel corso del XVI secolo un'ala del ca per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |