Brusaporto (Brüsa in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 5.577 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Adagiato sugli ultimi colli della Val Cavallina, dista circa 11,5 chilometri a est dal capoluogo orobico.
Storia
I primi insediamenti umani che riguardarono il territorio comunale risalgono all'epoca preistorica, testimoniabili dai resti umani rinvenuti nella zona collinare del paese. Tale tesi è suffragata da analoghi ritrovamenti effettuati nei paesi limitrofi, che confermano il fatto che la zona si addiceva particolarmente alle condizioni di vita di quel tempo.
Tuttavia per quanto concerne i periodi successivi, non ci sono arrivate documentazioni che potessero attestare l'esistenza di nuclei abitativi in epoca romana, tanto meno nei secoli ad essa seguenti.
Il medioevo invece è stato invece un periodo ricco di avvenimenti per il borgo. In tal senso la documentazione del tempo ci aiuta nello stabilire l'origine etimologica del nome del paese, che deriva da Bruggià -porco, poi traslato in Brusaporco, fino ad assumere l'attuale denominazione.
L'età medievale tuttavia fu un'epoca particolarmente cruenta anche in queste zone, tanto che si racconta che, nel 1380 le annose lotte tra guelfi e ghibellini portarono alla distruzione, da parte di questi ultimi, del castello posto sulla sommità del colle che sovrasta l'abitato, privando così Brusaporto di una delle sue più grandi costruzioni di difesa del paese. Di proprietà della locale famiglia guelfa dei Rivola, assunse la denominazione di Rocca del colle e, più volte restaurato, è arrivato fino ai giorni nostri.
Un altro evento riportato dalle cronache medievali è l'editto proclamato dal ghibellino Giovanni Castiglioni, secondo il quale erano proibiti a chiunque sia la residenza che il transito nei pressi della rocca stessa.
Successivamente il borgo seguì le s per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |