Cittaducale (Cìeta in dialetto locale) è un comune italiano di 6 743 abitanti della provincia di Rieti, nel Lazio. Fino al 1927 faceva parte della provincia dell'Aquila, in Abruzzo e, dal 1308 (anno della sua fondazione) al 1861, per più di 500 anni, è stato parte integrante prima del giustizierato Abruzzo Ulteriore, poi della provincia Abruzzo Ulteriore II, nel distretto di Cittaducale, con capoluogo L'Aquila.
Geografia fisica
Territorio
È una cittadina basso-medioevale adagiata dolcemente sul Colle di Cerreto Piano lungo la Via Salaria, strada consolare romana, nella parte ovest della Piana di San Vittorino, e a 10 chilometri da Rieti e dalla Piana Reatina.
Alle sue spalle, a nord, si innalza il Monte Terminillo (m. 2.216), a sud-est il gruppo montuoso del Monte Nuria, a est il gruppo montuoso di Monte Giano, mentre ai suoi piedi scorre il fiume Velino.
Nella frazione di Santa Rufina, località Cupaello, sono stati rinvenuti diversi minerali:
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2240 GR/GStoria
Il toponimo deriva dal latino Civitas ducalis.
La media valle del Velino, oggi dominata da Cittaducale, era anticamente abitata da popolazioni che Tito Livio chiama Aborigeni e Pelasgi. Questi, prima della colonizzazione romana, avevano dato vita alle leggendarie città di Cotilia e Lista, rispettivamente ad est e ad ovest dell'attuale abitato. Del periodo romano rimangono i resti archeologici delle Terme di Vespasiano, i quali sono localizzati ad ovest di Cittaducale.
Fondata nel 1308 da re Carlo II d'Angiò, fu chiamata Città Ducale in onore di Roberto duca di Calabria, figlio di Carlo ed erede al trono del Regno di Napoli, di cui rappresentava all'epoca il baluardo più settentrionale (dopo Civitella del Tronto). Tale caratteristica rimase intatta anche quando il Reame assunse per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |