Ascrea è un comune italiano di 250 abitanti della provincia di Rieti, in Lazio.
Geografia fisica
Territorio
Centro agricolo della Sabina, nella media valle del Turano, situato a mezza costa in posizione dominante su uno sperone roccioso, alle pendici del Monte Navegna confinante con la profonda gola dell'Obito, mediante la quale un immissario di destra del lago del Turano (fosso dell'Obito) si apre un varco attraverso la catena del monte Navegna che lo separa dal Monte Cervia. Al contrario di altri centri della zona, Ascrea nasce in un'epoca a noi abbastanza vicina: probabilmente tra l'XI e il XIV secolo, quando vennero progressivamente abbandonati i due villaggi di Bulgaretta e di Mirandella, a sud e a nord del Turano.
Clima
Storia
Sorto probabilmente nel secolo XIV, Ascrea appare menzionato nel 1392 come possesso dei Mareri. Conteso nei primi anni del secolo XVI dai Farnese, passò poi ai Soderini e ai Gentili, che ne risultano infeudati nel 1738.
Nel 1968 cedette la frazione di Rigatti al comune di Varco Sabino.
Monumenti e luoghi d'interesse
Aree naturali
Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia;
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Economia
Centro turistico estivo, ha boschi estesi e pascoli (allevamento bovino, ovino ed equino). La prima domenica di agosto si tiene la Sagra delle Fettuccine ai funghi Porcini dal 1986.
Amministrazione
Nel 1923, Ascrea passò dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio.
Nel 1927, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali stabilito dal regio decreto N°1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Ascrea passò dalla provincia di Roma a quella di Rieti.
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