Campodimele è un comune italiano di 604 abitanti della provincia di Latina nel Lazio.
Geografia fisica
Territorio
Situato sulla cima di un ripido colle di origine carsica, circondato da colline boscose e montagne brulle, sulle estreme propaggini dei monti Ausoni, dove questi si saldano con la catena degli Aurunci.
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2265 GR/G
Storia
L'origine dell'abitato viene attribuita ai superstiti dell'antica città latina di Apiola, ricordata da Plinio il Vecchio (Nat. Hist. III, 5) e Tito Livio (1, 5) come conquistata e distrutta nel VI secolo a.C. da Tarquinio Prisco, quinto re di Roma, nel corso delle guerre per la supremazia nel Lazio. Il nome di Apiola, etimologicamente derivato da "api", sarebbe stato trasformato in Campus Mellis, ovvero "Campo di Miele".
Le prime notizie certe di un centro abitato e fortificato con questo nome si hanno tuttavia solo con l'arrivo dei Longobardi nel VI secolo d.C. Nel VII secolo fece parte verosimilmente dei possedimenti del monastero di Montecassino e fu probabilmente interessata nel corso del IX secolo dalle incursioni saracene, che giunsero a distruggere Montecassino nell'anno 883.
A partire dal 916, Campodimele fu oggetto di contesa per il possedimento di terre sul confine tra il ducato di Gaeta, che aveva incorporato dall'876 i feudi di Fondi e Traetto (l'odierna Minturno), ed il monastero di Montecassino.
Nel 1072 i conti di Fondi donarono i loro beni, tra cui “Campo de Melle†ed il convento di Sant'Onofrio, al monastero di Montecassino, e nel 1087 l'abate Desiderio, divenuto in seguito papa Vittore III, fece scolpire sul portale della basilica, tuttora esistente, il nome di â€S.Onophrius de Campo de Melleâ€, insieme a quello di tutti gli altri possedimenti acquisiti dalla “Terra de Sancti Benedicti". Nel 1158 in una bolla di papa Adriano IV per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |