Villa Santina (Vile in friulano) è un comune italiano di 2 207 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
Il 29 ottobre 2017 sarà effettuato un referendum per l'eventuale fusione dei comuni di Villa Santina, Lauco e Raveo.
Geografia fisica
È uno dei 28 comuni della Carnia, situato in un ampio pianoro che arriva sino a Tolmezzo.
L'unica frazione del comune è per l'appunto Invillino (Divilìn ), uno dei borghi più antichi della Carnia.
Il paese, completamente ripresosi dai terremoti del 1976, è oggi un attivo centro agricolo e industriale, con inverni rigidi e caldi estati.
Storia
Nel territorio del comune, in località Col di Zuca e nei pressi della Pieve di S. Maria Maddalena (Col Santino), sono stati rinvenuti resti di origine preistorica e paleocristiana. Questi scavi sono però da tempo abbandonati per problemi economici.
Villa Santina ha cambiato nome nel 1867, il nome precedente era Villa di Invillino, essendo allora frazione del vecchio comune di Invillino; il nome attuale deriva dal Col Santino (402 m) alle cui pendici sorge l'abitato.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni e molte vittime.
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
Nelle immediate vicinanze, più precisamente sul Col Santina, si può ammirare la Pieve di Santa Maria Maddalena, con all'interno un bell'altare marmoreo del Settecento e la chiesetta di Madonna del Ponte, situata vicino al Tagliamento e al Col di Zuca.
Sulle pareti rocciose dell'abitato, solo in occasione di abbondanti precipitazioni, sorge la cascata Radime, detta "Farine dal Diaul" (Farina del diavolo, secondo una leggenda del posto); la sua altezza è di ben 230 m.
Altro punto di riferimento cittadino e culturale è la vecchia stazione ferroviaria, dove per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |