Fusignano (Fusgnén in romagnolo) è un comune italiano di 8 226 abitanti in provincia di Ravenna in Emilia-Romagna.
Storia
Dalla fondazione all'unità d'Italia
Prima della fondazione di Fusignano esisteva nell'Alto Medioevo una pieve denominata San Giovanni Battista in Lyba. Il territorio attorno alla pieve era per la gran parte incolto: i documenti scritti del tempo citano infatti una magnum forestum. Nel 743 il re longobardo Liutprando donò al vescovo di Faenza la pieve di S. Giovanni in Lyba e duecento ettari nella magnum forestum (Fusignano si trova tuttora nella diocesi faentina).
La zona dove sorse Fusignano era un'area di confine: qui terminavano i cardi della vecchia centuriazione romana ed iniziavano le aree paludose. Vi erano dei porti vallivi che permettevano alle merci di continuare il loro percorso via mare. Lo scalo più importante era quello di Lyba, terminale del vecchio canale dei mulini (verrà soppiantato dall'attuale Canale di Lugo e Fusignano). Presso il porto vi era il santuario mariano più importante della zona, la chiesa della Madonna di Runzi (oggi Madonna di Fusignano), testimoniata da una pergamena datata 1071.
Nel 1213 Azzo V d'Este concedette il fondo Fuscinianus al capitano delle sue milizie, Francesco Mancini. La fondazione dell'attuale centro abitato risale alla metà del XIII secolo. La famiglia dei conti di Donigallia, probabilmente autoctona, possedeva un'area che si estendeva approssimativamente per 40 km quadrati tra le odierne Lugo e Fusignano. La famiglia aveva la propria residenza nell'abitato altomedievale di Donigallia-Cocorre, situato a poche centinaia di metri dalla pieve di San Giovanni Battista. Nel corso del XIII secolo il casato si estinse e le proprietà fondiarie passarono ai Conti di Cunio. Alla metà del secolo una serie per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |