Gragnano Trebbiense (Gragnà n in dialetto piacentino) è un comune italiano di 4.599 abitanti della provincia di Piacenza.
Situato in val Luretta in piena pianura Padana, tra il fiume Trebbia ad est e il torrente Luretta a ovest.
Origini del nome
Un'antica leggenda cerca di spiegare l'origine del nome del paese. Secondo questa leggenda nella zona del paese i campi di grano erano come protetti da una benedizione e producevano enormi quantità di frutto, e anche di eccellente qualità , tanto che ogni anno era necessario costruire nuovi granai dove riporre il grano. Così da "grano"e "granai" il paese trasse il suo nome, ancora oggi nello stemma del comune figura una spiga di grano.
Al di fuori della leggenda, l'etimologia più probabile è il riferimento ad una formazione legata ad un predium in possesso di un Granium (nome personale latino, con aggiunta del suffisso -anum che indica appartenenza).
Storia
Il suo territorio, come i vicini comuni di Gossolengo, Gazzola, e Agazzano, vide la battaglia della Trebbia in cui, secondo il racconto dello storico romano Polibio, nel dicembre del 218 a.C. Annibale inflisse una pesante sconfitta al console romano Tiberio Sempronio Longo. L'esercito dei cartaginesi, accampato nei pressi di Tavernago, riuscì a bloccare la fanteria romana nell'alveo paludoso del torrente Luretta; la cavalleria numidica appoggiata dagli arcieri fece strage dei soldati romani di cui solo un terzo riuscì a trovare scampo sull'altra sponda del fiume Trebbia, la zona fu successivamente abitata dai romani.
Nell'889 sulle rive del Trebbia si scontrarono gli eserciti del Marchese del Friuli Berengario I e del Duca di Spoleto Guido II, entrambi pretendenti alla corona di re d'Italia: la battaglia vide la vittoria del secondo.
Nel medioevo il feudo di Gragnano fu governato dai Malaspina, dai Piccinini e poi dagli Scotti.
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