Casalpusterlengo (Casal in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 15 236 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Dopo il capoluogo, Lodi, e la città di Codogno, Casalpusterlengo è il terzo comune più popoloso dell'intera provincia.
Storia
Il borgo, di antica origine, nel XIV secolo appartenne ai Pusterla, a cui successero inizialmente i Lampugnani (1450), poi i marchesi Castelli (1665-1695) e infine i Trivulzio. Il paese fu teatro di numerosi fatti d'arme nei secoli XV e XVI, e al tempo delle conquiste napoleoniche. Dell'antico castello, eretto dai Pusterla, rimane una torre merlata, a due corpi sovrapposti, recentemente restaurata. Al Seicento risalgono la parrocchiale dei SS. Martino e Bartolomeo, la cui facciata venne restaurata nella seconda metà dell'800, e la chiesa di San Bernardino.
Storicamente è attestata la presenza di un importante mercato settimanale, descritto da fonti scritte già dal 1500, e che il Comune contese al feudatario Lampugnani nel 1590 in una disputa risolta dal Senato di Milano con il riconoscimento alla Comunità del diritto sulla piazza. Significativa è la descrizione di un funzionario nel 1766:
Particolarmente degni di nota sono gli avvenimenti delle apparizioni mariane del 1574, che diedero l'avvio alla devozione per la Madonna dei Cappuccini e furono all'origine dell'edificazione dell'omonimo santuario, situato dove anticamente sorgeva la chiesa di San Salvario e affidato alla comunità religiosa francescana.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Casalpusterlengo furono aggregate le località Pizzolano, Vittadone e Zorlesco, ridivenute successivamente autonome, con la costituzione del regno Lombardo-Veneto. Nel 1869 si pensò di unirgli il comune di Pizzolano, ma subito ci si ripensò. Nel 1929 vennero aggregati i comuni di Vittadone e Zorlesco.
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