Rocca San Casciano (La Ròca o Roca San Casiân in romagnolo) è un comune italiano di 1.953 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Nel 1923 Mussolini ridefinì i confini fra Toscana e Romagna e Rocca San Casciano, fino ad allora appartenuto alla provincia di Firenze, in Toscana e capoluogo della Romagna toscana passò in Emilia-Romagna.
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Festa del falò
La Festa del Falò è una tipica festa del paese di Rocca San Casciano che data la sua originalità , suggestività e grandezza è ormai molto rinomata anche fuori della provincia.
Le sue origini sono un po' oscure: c'è chi la fa risalire addirittura a riti pagani, celtici in modo particolare. Si dice che a Rocca San Casciano, fin dal XII secolo, venissero accesi falò lungo le rive del fiume Montone allo scopo di placare le acque dalle rovinose inondazioni. Da questa celebrazione pagana è stata innestata, a partire dal 1700, la ricorrenza religiosa di San Giuseppe (19 marzo) e per molti anni questa è stata la sola data in cui si è svolta la festa. Tradizione voleva che nei cortili di ogni contrada venisse acceso un falò ed attorno ad esso si mangiava, si beveva e si danzava. In epoca più recente i falò sono tornati sulla riva del fiume, nella loro posizione originale, e da qui, nell'ultimo secolo, è incominciata una sfida fra le quattro fazioni che rappresentavano i principali rioni cittadini: Borgo di Sopra, Borgo di Sant'Antonio, Buginello e Mercato. Di questi quattro rioni originari oggi ne restano solo due: il Borgo di Sopra ed il Mercato.
Lo stendardo del Borgo di Sopra è caratterizzato da un montone che carica posto nella parte superiore dello stendard per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |