Premilcuore (Premaicur in romagnolo) è un comune di 799 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, a circa 40 km dal capoluogo, Forlì.
Centro silvo-pastorale dell'Appennino tosco-romagnolo, nell'alta valle del fiume Rabbi, sorge sulle pendici nord-occidentali del monte Arsiccio (m.762).
Storia
Secondo la tradizione Premilcuore sarebbe stata fondata nel 215 d.C. dal centurione Romano Marcelliano che con alcuni soldati si sarebbe rifugiato lungo la boscosa e disabitata vallata del Rabbi per sfuggire alla vendetta dell'imperatore Caracalla il quale lo riteneva responsabile di aver fomentato una sommossa contro di lui. Romano Marcelliano, rifugiandosi in tali aspre zone, iniziò una nuova vita, dedicandosi alla pastorizia, all'agricoltura e alla caccia. Con il passare del tempo vi si unirono altri esuli romani che, assieme alle poche altre genti della zona, diedero inizio alla piccola comunità .
Il toponimo del luogo non è di origine certa, sebbene sia ipotizzabile un'origine da Planum Mercurii, mentre sono attestati nomi passati quali Castrum Premalchorii, Premilcori e Planicori.
La prima traccia di Premilcuore è attestata da un documento del 1124 che ne descrive la cessione da Calisto II a favore dell'Abbazia di San Benedetto in Alpe. Nel 1191 Enrico IV lo assegnava alla famiglia dei Guidi di Modigliana ai quali veniva confermato nel 1220 dall'imperatore Federico II i quali costruirono il Castello dell'Ontaneta. Nel 1231 Premilcuore risulta possesso di Tegrimo Guidi. Il castello rimaneva possesso della famiglia Guidi fino al 1330, anno durante il quale passò di possesso alla chiese forlimpopolese il quale lo girò alla Santa Sede.
Nel 1371 il cardinale Anglico de Grimoard nella sua Descriptio Romandiolae descrive come il Castrum Premilcori, unitamente alla rocca, alla torre e a 25 focolari, possesso del Vicariato ecclesias per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |