Teora è un comune italiano di 1 588 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
Storia
Il borgo di Teora ebbe origine come centro agricolo, pastorale e militare. In epoca romana vi morì il tribuno della plebe Milone durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo. In un privilegio del 1200, concesso dal papa Innocenzo III a Pantaleone, arcivescovo di Conza, è riferita una località che nel nome sembra avvicinarsi a Teora, ovvero Tugurium Biarium. In realtà , tale paese, che nel 1464 risultava già disabitato (Teora era invece esistente), indica l'attuale zona rurale di Boiara, una località sita nell'attuale comune di Caposele dove ancora oggi si vedono, accanto alla chiesa di San Vito, i ruderi del castello. Durante il feudalesimo, esattamente nel 1322, era signore di Teora un tal Filippo; in seguito (1376) il suo feudo venne comprato dal conte Giacomo Arcuccio e successivamente passò ai Gesualdo. Dal 1676 Teora appartenne ai principi Mirelli sino all'abolizione della feudalità (1806).
Il paese fu colpito dal terremoto del 1694 e dal sisma del 1732. Notevoli danni furono causati anche dal terremoto dell'Irpinia del 1980, a seguito del quale il paese ha ricevuto nel 2005 la medaglia d'oro al merito civile.
Nel 1913 fu aperta per volontà del sindaco Pasquale Luciani una sezione dell'Associazione nazionale del libero pensiero "Giordano Bruno", di cui si è celebrato il centenario nel 2013.
Stemma
Tre monti sormontati da un toro con una T centrale e tre stelle su fondo celeste. Il gonfalone, in campo color azzurro, raffigura lo stemma ufficiale del Comune.
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
Fontana del monte
La fontana, detta anche dei morti, ha origini assai lontane che si fanno risalire al XII secolo quando la chiesa per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |